Luigi Negrelli, il genio di Primiero che progettò il canale di Suez
Chiunque sia nato o vissuto in Primiero ne è orgoglioso. Magari non sa molto della sua vita, ma il suo nome gli è comunque familiare. Stiamo parlando di un primierotto che ha frequentato le più alte sfere dell’Impero Austro-Ungarico e che si è guadagnato fama internazionale grazie al suo straordinario ingegno. Stiamo parlando di Luigi Negrelli, figura di spicco nel panorama dell'ingegneria civile del XIX secolo. La sua storia è un esempio di come da una piccola comunità montana, come è Primiero e Vanoi, possa emergere un talento capace di lasciare un'impronta indelebile nella storia del progresso umano. Ripercorrendo la sua vita, dalle origini familiari alle grandi realizzazioni professionali, si scopre un uomo che ha saputo coniugare passione, competenza e visione innovativa, contribuendo in modo significativo allo sviluppo di infrastrutture europee e mondiali, tra cui il celebre canale di Suez.
I Negrelli di Fiera di Primiero
La famiglia Negrelli risiedeva a Fiera di Primiero. Luigi, nato il 23 gennaio 1799, era il sesto dei dieci figli di Angelo Michele Negrelli e Elisabetta Würtemberg. Il padre, facoltoso mercante e proprietario terriero di origini genovesi, era borgomastro di Fiera; la madre, di origine tedesca, contribuì a creare un ambiente familiare culturalmente ricco e stimolante. Luigi, come del resto tutti i suoi fratelli, crebbe in una situazione di bilinguismo familiare che segnò la sua formazione culturale e professionale, consentendogli di conseguire una profonda conoscenza sia del mondo germanico che di quello italiano.
Un giovane molto promettente
Fin da giovane, Luigi mostrò un'intelligenza vivace e una spiccata propensione per gli studi tecnici. Dopo aver frequentato le scuole locali, proseguì la sua formazione a Feltre e successivamente a Padova, dove approfondì le discipline matematiche e ingegneristiche. Agli inizi del dicembre 1818, Negrelli partì per Innsbruck per perfezionare la conoscenza del tedesco ed iniziare un tirocinio tecnico lavorando sul campo in diverse località del Tirolo e del Vorarlberg. La sua dedizione e il suo talento non passarono inosservati, e già nei primi anni della sua carriera ebbe l'opportunità di collaborare a progetti di rilievo, dimostrando quella competenza e quella visione innovativa che lo avrebbero accompagnato per tutta la vita.
La brillante carriera
La carriera di Negrelli fu caratterizzata da numerosi incarichi prestigiosi e dalla realizzazione di opere infrastrutturali di grande importanza. Tra il 1821 e il 1824, operò in diverse vallate del Tirolo, sia settentrionale che meridionale, seguendo lavori stradali che migliorarono significativamente le vie di comunicazione della regione. Nel 1824, fu chiamato a Vienna, dove ebbe l'opportunità di approfondire le nuove tecnologie dell'epoca, in particolare l'uso del ferro nella costruzione dei ponti. La sua competenza lo portò poi a lavorare in Svizzera, dove progettò tra l’altro la prima ferrovia del paese, la linea Zurigo-Basilea, e il Münsterbrücke di Zurigo, opere che

testimoniano la sua abilità nel coniugare funzionalità ed estetica.

Al servizio dell’imperatore
Nell’estate del 1836, intraprese un lungo viaggio di studio in Francia, Inghilterra, Belgio e Germania per conoscere da vicino le strade ferrate, al termine del quale redasse una relazione ufficiale ricca di osservazioni utili alla conoscenza dei problemi ferroviari su scala europea. Rientrato in Austria, accettò l’incarico di ispettore regionale delle Ferrovie Nord - Imperatore Ferdinando, elaborando un progetto generale per il Württemberg e affrontando gli allacciamenti con le ferrovie della Baviera e del Granducato di Baden. Al contempo, accettò il compito di dirigere l’esecuzione tecnica delle linee Vienna-Praga e Vienna-Trieste, e di occuparsi della progettazione e della
costruzione di nuove linee dirette ai confini della Polonia e della Russia.
Le promozioni
Nel giugno 1848, fu nominato direttore generale del sistema ferroviario del nuovo ministero dei Lavori Pubblici austriaco, mentre nell’ottobre 1849 gli fu affidata la direzione superiore delle pubbliche costruzioni del Lombardo-Veneto, per completare il ripristino delle strade e delle linee ferroviarie danneggiate dagli eventi bellici e provvedere alla riattivazione delle vie di comunicazione fra province italiane e tedesche. Malgrado i profondi contrasti esistenti fra i ceti dirigenti, specialmente fra comandi militari e alcuni esponenti governativi, seppe portare avanti il compito con buoni risultati operando con energia e rapidità. In particolare riattivò la linea ferroviaria Milano-Venezia e progettò quella del Brennero tra Verona e Bolzano.
L’incontro con Alexander Von Humboldt
Durante la sua carriera, Negrelli ebbe l'opportunità di incontrare e collaborare con illustri personalità del suo tempo. Tra questi, l'esploratore e scienziato Alexander von Humboldt, con il quale condivise idee e progetti legati alle infrastrutture e ai trasporti. Pare anzi che Negrelli si sia interessato al Canale nel 1838, mentre lavorava a Zurigo, proprio a seguito dell’incontro con il famoso scienziato tedesco, il quale lo avrebbe incoraggiato a dire la sua sulla realizzazione dell’opera,

intervenendo successivamente presso il cancelliere Metternich per perorare un interessamento austriaco alla causa da affidarsi all’esperienza e alla competenza dell’Ispettore Generale delle regie-imperiali ferrovie, Luigi Negrelli.

L’impresa di Suez
Il Canale di Suez è sicuramente l’opera che diede più lustro al nostro ingegnere primierotto ed il motivo per cui è universalmente conosciuto. Negrelli costituisce l’ultimo, ma più importante anello della storia del Canale, la cui idea ha radici profonde nel passato. Dopo innumerevoli tentativi, a partire del Settecento si innestò il meccanismo di studi scientifici che portarono Negrelli a predisporre il suo progetto definitivo. Venne chiamato a Parigi alla “Società di Studi” prima e alla “Commissione Internazionale” poi, dove la sua idea di un canale diretto fra Mediterraneo e Mar Rosso, senza chiuse, sfruttando i laghi interni, viene acclamata come la migliore. Sebbene Negrelli morì nel 1858, un anno prima dell'inizio dei lavori, il Canale di Suez, inaugurato nel 1869, rappresenta tuttora una testimonianza della sua visione e competenza ingegneristica.

Primiero e Negrelli oggi
Alla figura di Luigi Negrelli sono stati tributati numerosi riconoscimenti: dall’intitolazione di numerosissime vie e piazze, in molte città e paesi italiani ed esteri, alla dedica di targhe, monumenti, sentieri e scuole. Se venite qui in Primiero non è difficile imbattersi in Luigi Negrelli. A Fiera di Primiero, la sua figura è celebrata attraverso vari luoghi e iniziative che ne mantengono viva la memoria. La sua casa natale è stata trasformata in un museo dedicato alla sua vita e alle sue opere, offrendo ai visitatori un viaggio nel tempo alla scoperta delle sue realizzazioni. Inoltre, il "Percorso Negrelli" guida gli interessati attraverso i luoghi significativi della sua infanzia e formazione, permettendo di comprendere meglio le

radici di questo illustre ingegnere che ha lasciato un segno indelebile nella storia. Non vanno poi dimenticati il laghetto Negrelli, situato accanto alla rinomata Baita Segantini al cospetto del Cimon della Pala, come pure la guglia dolomitica chiamata Torre Negrelli, situata nei pressi di Cima Sedole, in Val Canali.
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