Fior di Primiero, il fior fiore della morbidezza
Sappiamo tutti tutti che i formaggi non si gustano solo con il naso e la bocca. Coinvolgono anche la vista, il tatto e talvolta persino l’udito. Pensate infatti a cosa percepiscono le nostre orecchie quando addentiamo un boccone di Trentingrana… Avete presente? Ma c’è dell’altro! Un po’ tutte le denominazioni dei formaggi stimolano la nostra immaginazione. Lo fanno a tal punto da farci vivere una sorta di esperienza sensoriale prima ancora di piazzarci davanti al banco di vendita. Prendiamo ad esempio il Fior di Primiero, il protagonista dell’articolo di oggi. Al solo sentirlo nominare ci viene da pensare al latte cremoso della nostra bellissima valle, alla neve candida che ricopre i pascoli d’inverno e ai profumi che ci regala la natura quando arriva la primavera.
Morbido, cremoso, delicato
Il Fior di Primiero sta diventando uno dei grandi “classici” tra i gustosi e prelibati prodotti dei nostri casari. Si tratta di un formaggio ottenuto con latte vaccino pastorizzato, che come sapete è un trattamento termico che prevede un passaggio a 72 °C per circa 15 secondi. Questa delizia primierotta si caratterizza per la sua pasta morbida e cremosa e per la sua crosta fiorita (che è bianca ed è la stessa che troviamo in formaggi come il Brie e il Camembert). Porta al naso profumi di
panna e latte cotto, con note vegetali e aroma di funghi secchi, via via più forti man mano che ci si avvicina alla crosta. In bocca il gusto è dolce e delicato, con chiari sentori di panna fresca, latte e yogurt, ben bilanciati dal contrappunto amarognolo della crosta. La sua maturazione è molto breve, solo 30/40 giorni.
Scopriamo cos'è una crosta fiorita
Ma torniamo al lato più interessante di questo formaggio, cioè la sua bianchissima crosta fiorita. E vediamo meglio di cosa si tratta. La crosta in realtà è una muffa nobile, ovvero buona da mangiare, che nel nostro caso si chiama, guarda caso, Penicillium Candidum. Il Fior di Primiero si presta benissimo alla sua fioritura perché, essendo un formaggio a pasta molle, ha un elevato contenuto di umidità. Un particolare interessante, comune a tutti i formaggi a crosta fiorita, è che la dolcezza e la cremosità della pasta si concentrano nel sotto-crosta, dove le proteine, aiutate dalla muffa, maturano più rapidamente.
Fior di Primiero sulla pizza: davvero speciale!
La crosta fiorita - che come abbiamo detto è edibile, pulita e perfettamente digeribile – ha un sapore piacevolmente amarognolo che compensa in modo armonico la morbida dolcezza della pasta interna. Il nostro consiglio, pertanto, è di non lasciarla mai nel piatto… Perché vi perdereste una parte importante dell’intera esperienza gustativa! Il Fior di Primiero, oltre ad essere un formaggio che piace veramente a tutti, è un
ottimo ingrediente per la pizza, in abbinata con lo speck, o come ripieno fondente per i canederli ed è semplicemente fantastico per la mantecatura dei risotti.
C'è un ultimo aspetto che ci piace sottolineare. Il Fior di Primiero, facilmente riconoscibile nel suo confezionamento in formato quadrato decorato con flora alpina, è uno dei più apprezzati risultati dell’opera inventiva dei nostri casari. È grazie alla loro straordinaria arte e alla loro insostituibile esperienza se il nostro Caseificio riesce a innovare pur rimanendo sempre nel solco delle tradizioni del territorio. Sono loro gli artisti del formaggio, noi semplicemente lo raccontiamo.
Vi aspettiamo al prossimo articolo… Nel frattempo continuate a leggere le nostre newsletter!
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