Prova il nostro Fontal e ti verrà voglia di venire su in Primiero
Ci sono formaggi che hanno una speciale vocazione: piacere un po’ a tutti. Il Fontal è uno di questi. Prodotto con latte pastorizzato, proveniente dalle nostre vacche di montagna nutrite naturalmente, il Fontal è un formaggio molto gradevole. Appena messo in bocca ne senti subito la dolcezza, tanto che i bambini lo mangiano molto volentieri. Ma passato qualche secondo ti accorgi che ha una buona sapidità… Detto in altre parole: il Fontal è un formaggio delicato con una personalità che soddisfa anche palati molto esigenti.
Nato in Trentino oltre 50 anni fa
Quando sentiamo una parola che finisce per “tal” pensiamo che indichi Il nome di una valle di lingua tedesca. Non è il caso del Fontal, che è un formaggio italianissimo, nato in Val di Non nel 1955. L’idea dei casari che lo crearono era di produrre un formaggio a mezza via tra il Fontina e l’Emmental. Quell’idea funzionò molto bene e oggi il Fontal è prodotto in vari caseifici del nord Italia. Rispetto a quello delle grandi industrie casearie di pianura, il Fontal dei caseifici cooperativi trentini presenta delle caratteristiche organolettiche particolari, legate soprattutto alla qualità e alla freschezza del latte utilizzato.
Il vero segreto è nella qualità della materia prima
Il latte proviene da bovine alimentate con fieno di prato stabile, che può essere integrato con mangimi, rigorosamente non OGM. Una volta conferito, il latte viene pastorizzato. Quindi viene messo in caldaia per 20/30 minuti, alla temperatura di 33-37 °C. Successivamente si effettua la rottura della cagliata e si procede con la cottura. Seguono la porzionatura, la messa in fascera, la copertura con teli, la pressatura e i rivoltamenti. Il giorno dopo le forme passano in salamoia e ci restano per 2 giorni. E infine
parte la stagionatura, che avviene in un magazzino freddo con elevata umidità.
Impariamo a riconoscerlo
Andiamo ora a fare l’identikit del nostro Fontal. Per prima cosa ecco gli ingredienti: latte pastorizzato intero, caglio di vitello e sale (la formula aurea per fare un buon formaggio). Passando all’aspetto esterno vediamo che la forma è alta 9-12 cm con diametro di 34-40 cm, la cui particolarità è di avere lo scalzo concavo invece che convesso. Al taglio la pasta si presenta compatta, morbida, di colore paglierino e con occhiatura rada, medio-grande e sparsa. La superficie esterna, elastica e sottile, è a crosta lavata. La stagionatura varia da 1 a 2 mesi, ma il formaggio è consumabile già
dopo 30 giorni. La durata media del prodotto acquistato è di 60 giorni e si consiglia di conservare a temperatura compresa tra i 4 e i 10 °C.
Un formaggio molto versatile
Il Fontal si presta a diversi tipi di consumazione. Può essere gustato come fine pasto oppure come secondo piatto. Un consiglio che vogliamo darvi è di provarlo per le gratinature o abbinato a un formaggio di malga nei canederli. La sua facile fusibilità, inoltre, ha il vantaggio di conciliarsi con molte pietanze. Ad esempio con i burger di carne o di soia, scottati in padella e coperti da una fetta a fine cottura. Avrete già capito
poi che il Fontal è perfetto anche per la fonduta e la raclette.
Ma per noi primierotti il Fontal è, insieme al Primiero fresco, il grande protagonista del formaj frit, piatto molto amato nella nostra valle. Oggi però non ve ne parliamo, perché in novembre usciremo con un articolo dedicato proprio alle nostre ricette tipiche. Continuate a seguirci e, se ancora non l’avete fatto, iscrivetevi alla nostra newsletter.
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