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Pastificio Primiero
La storia del Pastificio Primiero inizia quando Ettore Simion, sin dall'infanzia, si appassiona all’arte della pasta lievitata guardando l'opera della mamma Giacomina che a Natale, con la poca farina a disposizione, qualche uovo ricevuto in dono dai vicini e un po' di zucchero ottenuto dallo scambio merce del padre scalpellino, confezionava un pandolce lievitato per la numerosa famiglia.
Seguire la lavorazione del prodotto, dalla lievitazione alla sfornata dal forno del “spoler” a legna, odorando i profumi genuini di quei preziosi ingredienti, era per lui un'autentica emozione.
Nel 1946, a tredici anni, Ettore viene assunto al panificio della valle dove affina la sua esperienza nel campo della pasta lievitata e fu così che nel 1978, grazie al prezioso aiuto della moglie Adriana, avvia l'attività del Pastificio Primiero, mettendosi in luce grazie alla bontà della loro pasta all’uovo.
Visto il notevole successo, dovuto anche grazie all'apporto dell'abilità culinaria di Adriana, decisero di aumentare la loro offerta, inserendo via via dei nuovi prodotti gastronomici. Nei primi anni ottanta Ettore decide di aggiungere il tassello dei dolci alla sua produzione, arricchendo così la proposta del Pastificio Primiero ad un pubblico sempre più affezionato. Arrivarono così Strudel, Crostate di mele e durante il periodo natalizio, grazie alla mai dimenticata ricetta, il pandolce trasformato nel “Brazedel”.
Nell'anno 2000 Ettore e Adriana trasferiscono l'azienda ai figli Giuseppe, Michela e Flavio che portano avanti la missione della famiglia, con lo stesso obiettivo orientato ad una produzione rigorosamente artigianale e sempre a “vista del cliente” con ingredienti scelti e di prima qualità reperiti possibilmente in zona.